Verso la fine del 2003 fui contattato da un mio ex collega di banca, che nel frattempo era andato a lavorare in ambito sanitario. Mi disse che nella Azienda per la quale lavorava, avevano bisogno di assumere un Product Specialist e che secondo lui io avevo buon possibilità per poter entrare e fare carriera nella sua stessa Azienda.
I primi colloqui furono più che altro conoscitivi, fino ad arrivare al Responsabile Commerciale, Antonio Citarella. Quella fu un'intervista molto articolato e veramente complicata. Compresi immediatamente che la natura di quel colloquio sarebbe stata completamente differente da quelli sostenuti fino a quel momento. Ricordo che Antonio, inizio a parlarmi in inglese per mettere alla prova la veridicità del curriculum nel quale avevo scritto che padroneggiavo abbastanza bene quella lingua.
La Linde Medicale con sede a Roma. appartiene al gruppo multinazionale tedesco Linde Group:
Dopo qualche giorno ricevetti una Sua telefonata: mi chiedeva la disponibilità per fissare un appuntamento nel quale avrei sostenuto un ultimo colloquio con il capo della Linde Medicale, il Dr. Fabrizio Elia (www.fabrizioelia.com). Fu un incontro fantastico ed esaltante allo stesso tempo. Il Dr. Elia è un uomo di una cultura ed una conoscenza "totalitaria", dotato di un'acume fuori dall'ordinario. Trascorremmo circa due ore e mezza a colloquiare, e fin dal primo minuto ebbi la sensazione che divenne subito certezza che il Dr. Elia mi stava letteralmente studiando ed analizzando. Mi poneva le domande facendo attenzione a darmi ampia libertà di parola e di espressione, in modo da cercare di studiarmi fino in fondo.
Non avevo nessun timore, perché ero certo di potermi giocare bene le mie carte. Parlammo di tutto, tranne che di lavoro; ricordo la discussione sul conflitto israelo-palestinese, piuttosto che degli esami sostenuti all'università, del valore dell'amore e quello dell'amicizia. Rimasi esterrefatto quando mi chiese l'ultimo libro che avevo letto. Era "L'Ultimo soldato di Hitler". Iniziò a parlarmi di quel libro. Successivamente ho scoperto che non esiste libro che il Dr. Elia non abbia letto!
Qualche giorno dopo, firmai il contratto con la Linde Medicale, iniziando così la carriera professionale nel settore nel quale ancora lavoro.
I primi giorni furono di formazione ed affiancamento tra i miei colleghi ed il mio responsabile , Dr. Belisario Matteucig. Il lavoro era veramente tanto e le attività molto frenetiche, per cui non c'era molto tempo per la formazione. Dovevo imparare ed apprendere tutto nel più breve tempo possibile, perché dovevo rendermi autonomo in fretta.
Sentivo Belisario, parlare con i medici, oppure mentre faceva corsi di formazione ai miei colleghi e mi rendevo conto che padroneggiava la materia scientifica e tecnica come nessun altro. Io non volevo essere da meno. Lo tartassavo di domande, mi facevo fare centinaia e centinaia di esempi per essere sicuro che stavo apprendendo. Il nostro mercato era "neo-nato" per cui non esisteva tanta informazione in giro. Chi era più formato, era colui che aveva più successo!
Non c'erano dubbi, dovevo studiare e capire più di chiunque altro per essere il migliore. Ed io volevo esserlo. Dovevo studiare tutto! Patologie, apparecchiature, il mercato, i miei clienti, l'organizzazione dei miei concorrenti, le loro apparecchiature. Decisi che se volevo avere successo e fare carriera, dovevo padroneggiare completamente il mercato nel quale vivevo. Nel giro di pochi mesi, il mio cellulare era rovente. Squillava in continuazione. Medici e colleghi mi chiedevano consigli operativi. Era solo ed esclusivamente grazie a Belisario che ero diventato quello che ero. Viaggiavo in lungo e in largo per la mia area, il Sud Italia. tra agenti, medici, pazienti e colleghi da formare. Adoravo il mio lavoro, e non mi pesava fare tardi. La giornata tipica iniziava alle 7 del mattino quando rimanevo in Campania e non aveva orari di fine. Quando viaggiavo, partivo alle prime ore del giorno, in modo da poter lavorare il più possibile, e spesso rientravo a notte inoltrata. Sviluppai la capacità di creare nuovi mercati e nuovi business per l'azienda, creando nuovo valore per la stessa. Era il mantra del nostro amministratore delegato, creare valore. Fui il primo in assoluto in Italia a riuscire a "fornire" un servizio di telemedicina avanzata riconosciuta e pagata dal Sistema Sanitario, e fui il primo all'interno della Linde Medicale a parlare di Assistenza Domiciliare Integrata Respiratoria (oggi l'ADIR in Linde è una linea di business). I miei successi professionali non passarono inosservati, e pian piano iniziai a ricevere offerte di lavoro dalla maggior parte dei miei competitors. Rifiutai tutte le offerte che mi furono fatte, ma un giorno mi squillò il cellulare ed all'altro capo del telefono c'era il Dr. Federico Mautino futuro A.D. della Messer Medical, un'azienda che all'epoca era a me sconosciuta.
I primi colloqui furono più che altro conoscitivi, fino ad arrivare al Responsabile Commerciale, Antonio Citarella. Quella fu un'intervista molto articolato e veramente complicata. Compresi immediatamente che la natura di quel colloquio sarebbe stata completamente differente da quelli sostenuti fino a quel momento. Ricordo che Antonio, inizio a parlarmi in inglese per mettere alla prova la veridicità del curriculum nel quale avevo scritto che padroneggiavo abbastanza bene quella lingua.
La Linde Medicale con sede a Roma. appartiene al gruppo multinazionale tedesco Linde Group:
Dopo qualche giorno ricevetti una Sua telefonata: mi chiedeva la disponibilità per fissare un appuntamento nel quale avrei sostenuto un ultimo colloquio con il capo della Linde Medicale, il Dr. Fabrizio Elia (www.fabrizioelia.com). Fu un incontro fantastico ed esaltante allo stesso tempo. Il Dr. Elia è un uomo di una cultura ed una conoscenza "totalitaria", dotato di un'acume fuori dall'ordinario. Trascorremmo circa due ore e mezza a colloquiare, e fin dal primo minuto ebbi la sensazione che divenne subito certezza che il Dr. Elia mi stava letteralmente studiando ed analizzando. Mi poneva le domande facendo attenzione a darmi ampia libertà di parola e di espressione, in modo da cercare di studiarmi fino in fondo.
Non avevo nessun timore, perché ero certo di potermi giocare bene le mie carte. Parlammo di tutto, tranne che di lavoro; ricordo la discussione sul conflitto israelo-palestinese, piuttosto che degli esami sostenuti all'università, del valore dell'amore e quello dell'amicizia. Rimasi esterrefatto quando mi chiese l'ultimo libro che avevo letto. Era "L'Ultimo soldato di Hitler". Iniziò a parlarmi di quel libro. Successivamente ho scoperto che non esiste libro che il Dr. Elia non abbia letto!
Qualche giorno dopo, firmai il contratto con la Linde Medicale, iniziando così la carriera professionale nel settore nel quale ancora lavoro.
I primi giorni furono di formazione ed affiancamento tra i miei colleghi ed il mio responsabile , Dr. Belisario Matteucig. Il lavoro era veramente tanto e le attività molto frenetiche, per cui non c'era molto tempo per la formazione. Dovevo imparare ed apprendere tutto nel più breve tempo possibile, perché dovevo rendermi autonomo in fretta.
Sentivo Belisario, parlare con i medici, oppure mentre faceva corsi di formazione ai miei colleghi e mi rendevo conto che padroneggiava la materia scientifica e tecnica come nessun altro. Io non volevo essere da meno. Lo tartassavo di domande, mi facevo fare centinaia e centinaia di esempi per essere sicuro che stavo apprendendo. Il nostro mercato era "neo-nato" per cui non esisteva tanta informazione in giro. Chi era più formato, era colui che aveva più successo!
Non c'erano dubbi, dovevo studiare e capire più di chiunque altro per essere il migliore. Ed io volevo esserlo. Dovevo studiare tutto! Patologie, apparecchiature, il mercato, i miei clienti, l'organizzazione dei miei concorrenti, le loro apparecchiature. Decisi che se volevo avere successo e fare carriera, dovevo padroneggiare completamente il mercato nel quale vivevo. Nel giro di pochi mesi, il mio cellulare era rovente. Squillava in continuazione. Medici e colleghi mi chiedevano consigli operativi. Era solo ed esclusivamente grazie a Belisario che ero diventato quello che ero. Viaggiavo in lungo e in largo per la mia area, il Sud Italia. tra agenti, medici, pazienti e colleghi da formare. Adoravo il mio lavoro, e non mi pesava fare tardi. La giornata tipica iniziava alle 7 del mattino quando rimanevo in Campania e non aveva orari di fine. Quando viaggiavo, partivo alle prime ore del giorno, in modo da poter lavorare il più possibile, e spesso rientravo a notte inoltrata. Sviluppai la capacità di creare nuovi mercati e nuovi business per l'azienda, creando nuovo valore per la stessa. Era il mantra del nostro amministratore delegato, creare valore. Fui il primo in assoluto in Italia a riuscire a "fornire" un servizio di telemedicina avanzata riconosciuta e pagata dal Sistema Sanitario, e fui il primo all'interno della Linde Medicale a parlare di Assistenza Domiciliare Integrata Respiratoria (oggi l'ADIR in Linde è una linea di business). I miei successi professionali non passarono inosservati, e pian piano iniziai a ricevere offerte di lavoro dalla maggior parte dei miei competitors. Rifiutai tutte le offerte che mi furono fatte, ma un giorno mi squillò il cellulare ed all'altro capo del telefono c'era il Dr. Federico Mautino futuro A.D. della Messer Medical, un'azienda che all'epoca era a me sconosciuta.